DOMENICA 4 LUGLIO

Guapo73 ha scritto:


Domenica 18 tutti a Pescasseroli?

La sett. prossima io sono in ferie.
Torno il 19

Guapo73 ha scritto:


Domenica 18 tutti a Pescasseroli?

dovrei esserci anchio

bluesman ha scritto:ecco questo è un discorso che me piace...no le stronzate de MD e mastro geppo!!

... manco t'avessi detto de venitte a rifà il Terminillo!!! ... a proposito, quando c'annamo?!? stavolta ci facciamo la salita da entrambi i lati così arriviamo a 2.600 mt di dislivello, contento?!?

Guapo73 ha scritto:


Domenica 18 tutti a Pescasseroli?

Io non puo'... il 18 lavoro

E comunque, alla lista della spesa postata pocanzi, rispetto ad una "normale" uscita pedalata, che ne so', tipo quella a Rocca Calascio, de differente c'è solo l'affitto della bici e il giornaliero (20€ per il pass, e 50 per la DH/40 per la FR a PS), per il resto, le spese so' le stesse , e qualche protezione se rimedia...

Quindi la spesa in eccesso sarebbe 60/70€, e non 160/170 come ho letto

Il pranzetto IO, lo salto volentieri, come lo salterei volentieri anche nei giri pedalati, perchè, per come sono fatto io, se devo annà a pranzo, vado a pranzo, se devo annà a girà in mtb, vado a girà in mtb, e me porto un panino/barretta etc. etc.

Ma io so' strano, lo so'... (e comunque, a PS, domenica, me pare che chi s'è fermato a magnà, ha speso intorno ai 15€ )

emmeddì ha scritto:
... manco t'avessi detto de venitte a rifà il Terminillo!!! ... a proposito, quando c'annamo?!? stavolta ci facciamo la salita da entrambi i lati così arriviamo a 2.600 mt di dislivello, contento?!?

E so' soddisfazioni, so'...

Robertone ha scritto:

E so' soddisfazioni, so'...

... certo, sarebbe meglio la salita al Golgota, ma è troppoooooooooooo lontano

Robertone ha scritto: Il pranzetto IO, lo salto volentieri, come lo salterei volentieri anche nei giri pedalati, perchè, per come sono fatto io, se devo annà a pranzo, vado a pranzo, se devo annà a girà in mtb, vado a girà in mtb, e me porto un panino/barretta etc. etc.

non so se è un bene o un male per te ma.......te l'appoggio totalmente....

... bono, Mariè, nun t'allargà, io parlavo del giro su bitume Rieti-Leonessa-Rifugio-Rieti-Pian de Valli-Rieti e sono già più di 100 km e 2.600 mt di dislivello su sterrato proponevo salita da Cittaducale fino al rifugio discesa dalla Valle scura e ritorno a Cittaducale su bitume e sono 1.800 mt circa per quasi 60 km

emmeddì ha scritto:... bono, Mariè, nun t'allargà, io parlavo del giro su bitume Rieti-Leonessa-Rifugio-Rieti-Pian de Valli-Rieti e sono già più di 100 km e 2.600 mt di dislivello su sterrato proponevo salita da Cittaducale fino al rifugio discesa dalla Valle scura e ritorno a Cittaducale su bitume e sono 1.800 mt circa per quasi 60 km

E che sarà mai, per un Vero Biker Pedalatore, di quelli che si guadagnano la cima pedalando, e che sono gli unici degni del mtbiking/vert riding/trekking a pedali, e non scansafatiche pipparoli gravitari, è una passeggiatina de salute (anche se basterebbe provare qualche volta a passare una giornatina in un park, per ricredersi... ma tant'è )

ugo ha scritto:io ...che l'appoggio sempre a diggey ...sono d'accordo e mi prenoto per il "doppio terminillo" ...però da fare i primi di settembre ...si potrebbe salire una volta da un lato e la seconda dall'altro. si potrebbe salire prima da cittaducale fino a pian di valli, arrivare al rifugio sebastiani e poi riscendere per la valle scura, arrivare a antrodoco e risalire su con l'itinerario 67 e riscendere a citaducale. Al max saranno 2800 metri di dislivello ed avremmo potuto sondare tutti e tre i giri di P&G (nnrr. 7 - 67 - 94).
daje ...con un pò de allenamento de fondo, se pò fà!!!!
stabilimo una data e iniziamo le adesioni!!!

Robertone ha scritto:

E che sarà mai, per un Vero Biker Pedalatore, di quelli che si guadagnano la cima pedalando, e che sono gli unici degni del mtbiking/vert riding/trekking a pedali, e non scansafatiche pipparoli gravitari, è una passeggiatina de salute (anche se basterebbe provare qualche volta a passare una giornatina in un park, per ricredersi... ma tant'è )

... già fatto e già ricreduto però salire su per i monti conserva, per me, ancora un maggior fascino

emmeddì ha scritto:
... già fatto e già ricreduto però salire su per i monti conserva, per me, ancora un maggior fascino

Infatti, pocanzi scrivevo "ognuno fà quello che piu' lo appaga".

Oltretutto, per mia indole, non obbligo mai nessuno a fare cio' che non vuole, e non ritengo, a priori, il mio modo di intendere la MTB, quello "giusto".

In poche parole, se volete veni', qualche volta, ci divertiremo e passeremo, spero, una bella giornata, se volete annà a apedalà sotto il sole , co' 40°, a soffri' come muli degli alpini, fate bene lo stesso, ma non mi convincerete che io so' quello "sbajato", e voi quelli "giusti"

Robertone ha scritto:

Infatti, pocanzi scrivevo "ognuno fà quello che piu' lo appaga".

Oltretutto, per mia indole, non obbligo mai nessuno a fare cio' che non vuole, e non ritengo, a priori, il mio modo di intendere la MTB, quello "giusto".

In poche parole, se volete veni', qualche volta, ci divertiremo e passeremo, spero, una bella giornata, se volete annà a apedalà sotto il sole , co' 40°, a soffri' come muli degli alpini, fate bene lo stesso, ma non mi convincerete che io so' quello "sbajato", e voi quelli "giusti"

... Robbè, non ho mai pensato di essere quello "giusto" né ho mai avuto intenzione di convincerti che tu sei quello "sbagliato", personalmente vincere la sfida con me stesso che si ripropone ogni volta che mi trovo davanti ad una salita mi da grande soddisfazione (ed è il motivo per cui quando si comincia a soffrire pijo e parto ). Anche superare un passaggio tecnico difficile (per me) in discesa mi da soddisfazione ma la tensione dovuta alla paura di farmi male la rende meno appagante, insomma superare i miei limiti in salita mi da più soddisfazione che superarli in discesa, forse perchè quelli che ho in salita sono meno bassi

e daje su che pe pedala ce stà tutto l'anno,mentre per sgarupare con l'amichi si tratterebbe di venire piu o meno 2 o 3 volte durante questi due mesi giusto??e allora de che stamo a parlà!?!

bluesman ha scritto:e daje su che pe pedala ce stà tutto l'anno,mentre per sgarupare con l'amichi si tratterebbe di venire piu o meno 2 o 3 volte durante questi due mesi giusto??e allora de che stamo a parlà!?!

De questo:

insomma superare i miei limiti in salita mi da più soddisfazione che superarli in discesa

Io 'sta fase l'ho superata da un bel pezzo, ripeto, sarà che è dal '93 che sto' a spigne sui pedali, sarà che me so' stufato de soffri', sarà che la fatica me comincia a pesà,ma prima, di fronte ad uno sgarupo pensavo: "chissà se je la faccio a sali ?'" e invece, adesso, penso: "chissà come sarà da sopra, a scenne...", forse perchè adesso la salita la considero un necessario scotto da pagare per farmi una bella e lunga (spero) discesa (ecco perchè considero inutili giri tipo Monteflavio...tutta salita, pessima discesa ), sarà che di un giro ricordo il livello di divertimento che mi ha procurato il guidare, e non i km ed il dislivello accumulato (importa sega),sarà che un giro in notturna per Roma, me lo farei, ma per il centro storico, a divertirmi a "giocare" con la bici e godere delle bellezze della città e delle persone, invece de annamme a infilà dentro i boschi de 'na villa, col rischio de sfonnamme perchè non ho visto una radice...

Se vuoi continuo, ma, se mai non te ne fossi accorto, non ho io il "pensiero talebbano" da dire "che c'avete a fà le bici se poi scennete soltanto" oppure "i giri piu' fichi so' questi 'ndo' se fà spingismo etc.e tc.".

Ripeto, ognuno fà quello che piu' lo appaga (mignotte comprese, Mimmè), senza esse costretto, e senza fasse troppe seghe mentali

Sempre in amicizia, s'intende

Robertone ha scritto:

De questo:



Io 'sta fase l'ho superata da un bel pezzo, ripeto, sarà che è dal '93 che sto' a spigne sui pedali, sarà che me so' stufato de soffri', sarà che la fatica me comincia a pesà,ma prima, di fronte ad uno sgarupo pensavo: "chissà se je la faccio a sali ?'" e invece, adesso, penso: "chissà come sarà da sopra, a scenne...", forse perchè adesso la salita la considero un necessario scotto da pagare per farmi una bella e lunga (spero) discesa (ecco perchè considero inutili giri tipo Monteflavio...tutta salita, pessima discesa ), sarà che di un giro ricordo il livello di divertimento che mi ha procurato il guidare, e non i km ed il dislivello accumulato (importa sega),sarà che un giro in notturna per Roma, me lo farei, ma per il centro storico, a divertirmi a "giocare" con la bici e godere delle bellezze della città e delle persone, invece de annamme a infilà dentro i boschi de 'na villa, col rischio de sfonnamme perchè non ho visto una radice...

Se vuoi continuo, ma, se mai non te ne fossi accorto, non ho io il "pensiero talebbano" da dire "che c'avete a fà le bici se poi scennete soltanto" oppure "i giri piu' fichi so' questi 'ndo' se fà spingismo etc.e tc.".

Ripeto, ognuno fà quello che piu' lo appaga (mignotte comprese, Mimmè), senza esse costretto, e senza fasse troppe seghe mentali

Sempre in amicizia, s'intende

ovvio ........io lo dicevo solamente perche stare tutti insieme lo trovo ancora piu divertente tutto qui!

bluesman ha scritto:ovvio ........io lo dicevo solamente perche stare tutti insieme lo trovo ancora piu divertente tutto qui!

E certo, ma se deve esse 'na "sofferenza", come sarebbe per me sali' a Terminillo, mejo lassà perde

Per inciso io non voglio rompere le palle a nessuno su come è meglio andare in bici.
A me sta bene tutto e tutti nel rispetto delle proprie idee.
Non nascondo certo la mia propensione a pedalare (e a volte a spingere) per guadagnarmi i panorami e l'ambiente montano nella speranza che sia meno contaminato possibile dalla mano dell'uomo , ma questa è solo una mia fissa di intendere la MTB, la natura e lo sport inteso come sforzo fisico.
Il piacere che da una bella discesa da affrontare a manetta lo conosco, come conosco quel sottile piacere di fare cose che ti fanno sentire superman quando fai un salto fatto bene o un passaggio da dhiller provetto, quello che mi piace meno di questo aspetto, riallacciandosi a quanto divcevo prima è l'innaturale contesto in cui bisogna svolgere questo tipo di gioco della gravità, ovvero piste battute, passaggi creati appositamente, bardarsi come nel 400 ai tempi delle crociate, usare mezzi che ti perdonano il 70% delle cappellate che fai guidando normalmente, usare mezzi per risalire etc. etc. ma non per questo ho mai detto a qualcuno che io sono meglio di lui o che quello che faccio io vale di più.
Tra l'altro come ho sempre detto, se verrò un giorno a fare gravità come mi piacerebbe farla, sono sicuro che mi prenderà talmente tanto da azzardare più del consentito, con tutti i rischi che ne conseguono, che per uno che lavora in proprio come me, si potrebbero tramutare (ma famo le corna) in grossi casini nel caso dovessi fermarmi per un periodo.

Robertone ha scritto:
Io 'sta fase l'ho superata da un bel pezzo, ripeto, sarà che è dal '93 che sto' a spigne sui pedali, sarà che me so' stufato de soffri', sarà che la fatica me comincia a pesà,ma prima, di fronte ad uno sgarupo pensavo: "chissà se je la faccio a sali ?'" e invece, adesso, penso: "chissà come sarà da sopra, a scenne...", forse perchè adesso la salita la considero un necessario scotto da pagare per farmi una bella e lunga (spero) discesa (ecco perchè considero inutili giri tipo Monteflavio...tutta salita, pessima discesa ), sarà che di un giro ricordo il livello di divertimento che mi ha procurato il guidare, e non i km ed il dislivello accumulato (importa sega),sarà che un giro in notturna per Roma, me lo farei, ma per il centro storico, a divertirmi a "giocare" con la bici e godere delle bellezze della città e delle persone, invece de annamme a infilà dentro i boschi de 'na villa, col rischio de sfonnamme perchè non ho visto una radice...

Se vuoi continuo, ma, se mai non te ne fossi accorto, non ho io il "pensiero talebbano" da dire "che c'avete a fà le bici se poi scennete soltanto" oppure "i giri piu' fichi so' questi 'ndo' se fà spingismo etc.e tc.".

Ripeto, ognuno fà quello che piu' lo appaga (mignotte comprese, Mimmè), senza esse costretto, e senza fasse troppe seghe mentali

Sempre in amicizia, s'intende

... e po esse che sia questo, Robbè, io vado in mtb soltanto da un paio d'anni e salire su per i monti ancora mi affascina molto e non lo faccio per poter dire si aver fatto un giro con tot metri di dislivello, di quello mi importa poco, ho deciso di cominciare ad allenarmi dopo il famigerato giro di Pescasseroli, per non arrivare più praticamente morto alla fine e per non dover più analizzare un giro metro per metro per capire se sono in grado di farlo, insomma volevo arrivare al punto di poter decidere se fare o meno un giro soltanto sulla base del divertimento o dell'appagamento che ne posso trarre. Il giro di domenica scorsa, ad esempio, ho deciso di farlo perché mi piacevano i posti e l'idea di andare a visitare il castello, senza stare a pensare al dislivello, alle salite ed alla fatica, perché ero consapevole di potercela fare. Adesso, quando valuto un giro, mi preoccupo delle parti in discesa perché sono consapevole di avere grossi limiti tecnici che mi fanno correre dei rischi e faticare più del dovuto. Quando abbiamo fatto il giro ad Arcinazzo, ad esempio, sono partito un po preoccupato per quella che veniva descritta come una "discesa tecnica molto impegnativa", poi, invece, mi sono divertito a farla perché era alla mia portata. Invece, quando affronto difficoltà al di sopra delle mie possibilità, e mi capita spesso, l'apprensione supera il divertimento, perché in salita so che al massimo rischio di scendere a piedi, mentre in discesa rischio di farmi male. Nonostante ciò ci provo ed ai bike park ci verrò, ma sempre con un pò di titubanza, qualche remora e sentendomi un pesce fuor d'acqua. Insomma, se e quando riuscirò a migliorare in discesa come sono migliorato in salita, allora l'apprensione lascerà il posto al divertimento puro e le remore torneranno sulla schiena dei pesci

Geppo ha scritto:Per inciso io non voglio rompere le palle a nessuno su come è meglio andare in bici.
A me sta bene tutto e tutti nel rispetto delle proprie idee.

E fin qui' siamo d'accordo

Non nascondo certo la mia propensione a pedalare (e a volte a spingere) per guadagnarmi i panorami e l'ambiente montano nella speranza che sia meno contaminato possibile dalla mano dell'uomo

Nobili principi, te li riconosco, ma utilizzare un'impianto di risalita presistente, come nei bike park, o le macchine per risalire a vallerotonda, utilizzando la provinciale già esistente, non me pare 'na violenza alla natura. Forse ti confondi con le risalite furgonate, o con la jeep fuoristrada... allora li' ti do' ragione... ma, d'altronde, se vogliamo estremizzare, anche un sentiero, se non scavato dall'acqua, è comunque una "manomissione" dell'uomo sulla natura...

ma questa è solo una mia fissa di intendere la MTB, la natura e lo sport inteso come sforzo fisico.

Qui', putroppo, mi ricaschi nell'equazione (sbagliata) che a fare DH o FR non ci sia sforzo fisico.
Purtroppo lo stereotipo del freerider che beve birra, c'ha la panza, e non s'allena, è duro da cambiare...
La differenza la vedi nei park, chi ha un minimo d'allenamento, gira a nastro tutto il giorno, gli altri no, perchè non è cosi' "facile" come si pensa.

Il piacere che da una bella discesa da affrontare a manetta lo conosco, come conosco quel sottile piacere di fare cose che ti fanno sentire superman quando fai un salto fatto bene o un passaggio da dhiller provetto, quello che mi piace meno di questo aspetto, riallacciandosi a quanto divcevo prima è l'innaturale contesto in cui bisogna svolgere questo tipo di gioco della gravità, ovvero piste battute, passaggi creati appositamente, bardarsi come nel 400 ai tempi delle crociate, usare mezzi che ti perdonano il 70% delle cappellate che fai guidando normalmente, usare mezzi per risalire etc. etc. ma non per questo ho mai detto a qualcuno che io sono meglio di lui o che quello che faccio io vale di più.

E' un po' come, in motocicletta ad esempio, è meglio girare veloci in pista in sicurezza, o fare il coglione su di un passo alpino?
Ci sono posti dove puoi osare in sicurezza, ben vengano, se sfruttano, oltretutto, strutture già esistenti per gli sport invernali.

Quelle bardature del '400, come le chiami ironicamente te, servono a limitare i danni in caso, non improbabile, di caduta, anche perchè, le bici che ti perdonano il 70% delle cappellate, purtoppo, quando ci si sposta nel 30% che manca, "chiedono il conto" e puo' essere salato, molto.

Ma, d'altronde, anche cadere da un sentiero scoperto, magari mentre si stà salendo con la bici in spalla, potrebbe fare bei danni, oppure cadere scendendo da Monteflavio durante un giro XC (ancora vado dal fisiatra per cercare di far riassorbire la botta, per inciso) fà danni... e allora ????

Io penso che, invece, ci si senta piu' come superman a scendere lungo le carrarecce, senza casco in testa, col burrone a fianco

Tra l'altro come ho sempre detto, se verrò un giorno a fare gravità come mi piacerebbe farla, sono sicuro che mi prenderà talmente tanto da azzardare più del consentito, con tutti i rischi che ne conseguono, che per uno che lavora in proprio come me, si potrebbero tramutare (ma famo le corna) in grossi casini nel caso dovessi fermarmi per un periodo.

Aho', non è che chi è dipendente se po' sfonnà l'ossa come je pare, tanto lo pagano lo stesso... alla fine sti cazzi dei soldi, se te ritrovi che non puoi piu' camminare...

emmeddì ha scritto:
... e po esse che sia questo, Robbè, io vado in mtb soltanto da un paio d'anni e salire su per i monti ancora mi affascina molto e non lo faccio per poter dire si aver fatto un giro con tot metri di dislivello, di quello mi importa poco, ho deciso di cominciare ad allenarmi dopo il famigerato giro di Pescasseroli, per non arrivare più praticamente morto alla fine e per non dover più analizzare un giro metro per metro per capire se sono in grado di farlo, insomma volevo arrivare al punto di poter decidere se fare o meno un giro soltanto sulla base del divertimento o dell'appagamento che ne posso trarre. Il giro di domenica scorsa, ad esempio, ho deciso di farlo perché mi piacevano i posti e l'idea di andare a visitare il castello, senza stare a pensare al dislivello, alle salite ed alla fatica, perché ero consapevole di potercela fare. Adesso, quando valuto un giro, mi preoccupo delle parti in discesa perché sono consapevole di avere grossi limiti tecnici che mi fanno correre dei rischi e faticare più del dovuto. Quando abbiamo fatto il giro ad Arcinazzo, ad esempio, sono partito un po preoccupato per quella che veniva descritta come una "discesa tecnica molto impegnativa", poi, invece, mi sono divertito a farla perché era alla mia portata. Invece, quando affronto difficoltà al di sopra delle mie possibilità, e mi capita spesso, l'apprensione supera il divertimento, perché in salita so che al massimo rischio di scendere a piedi, mentre in discesa rischio di farmi male. Nonostante ciò ci provo ed ai bike park ci verrò, ma sempre con un pò di titubanza, qualche remora e sentendomi un pesce fuor d'acqua. Insomma, se e quando riuscirò a migliorare in discesa come sono migliorato in salita, allora l'apprensione lascerà il posto al divertimento puro e le remore torneranno sulla schiena dei pesci

Aho', ma non è che io non vengo a fare i giri pedalati !!!!
E' che, se devo scegliere, me diverte de piu' scende, che sali'.
Non me pare ce sia niente de strano

bluesman ha scritto:e daje su che pe pedala ce stà tutto l'anno,mentre per sgarupare con l'amichi si tratterebbe di venire piu o meno 2 o 3 volte durante questi due mesi giusto??e allora de che stamo a parlà!?!

Quoto!!!!

Nel mio caso il bike park è una scuola ma non finalizzata alle capriole, ai salti, ai tricks e track......c'è qualcosa che che mi manca.......ed infatti duro al max 5-6 discese nella stessa giornata.......
Però è innegabile che il bikepark costituisce una palestra per affrontare un passaggio tecnico e governare la bici: gli insegnamenti li ho applicati anche sui un ST con pietraie o drop che si possono incontrare in un tipico percorso AM
Non posso negare che il bike park ha elevato la "mia tecnica" ma non è il mio habitat.......sicuramente preferisco una bella traccia montana dove la discesa si guadagna con il sudore a forza di menare sui pedali..........

E poi vi assicuro che, anche tralasciando le passerelle di 2 mt o le bascule, si ha pane per i propri denti senza necessariamente rompersi l'osso del collo...............

Robertone ha scritto:

Aho', ma non è che io non vengo a fare i giri pedalati !!!!
E' che, se devo scegliere, me diverte de piu' scende, che sali'.
Non me pare ce sia niente de strano

... infatti, Robbè tu preferisci scendere a pedalare quindi, quando puoi scegliere vai a scarupare, io preferisco pedalare a scendere quindi, tendenzialmente vado a pedalare, però qualche volta vengo anche a scendere coll'amichi, soprattutto quando riesco ad andare a pedalare in mezzo alla settimana. Quando non ci riesco, ed ultimamente ci riesco poco, sento il bisogno di andare a pedalare e faccio moltaaaaaaaaaaaaa fatica a rinunciarci.

ERGO siccome tu vai senza problemi sia in salita che in discesa, facciamo così, ogni 3 giri pedalati che vieni a fare con noi io vengo a fare 1 giro scarupato con te a patto che me fai scuola però

Guapo73 ha scritto:
Quoto!!!!

Nel mio caso il bike park è una scuola ma non finalizzata alle capriole, ai salti, ai tricks e track......c'è qualcosa che che mi manca.......ed infatti duro al max 5-6 discese nella stessa giornata.......
Però è innegabile che il bikepark costituisce una palestra per affrontare un passaggio tecnico e governare la bici: gli insegnamenti li ho applicati anche sui un ST con pietraie o drop che si possono incontrare in un tipico percorso AM
Non posso negare che il bike park ha elevato la "mia tecnica" ma non è il mio habitat.......sicuramente preferisco una bella traccia montana dove la discesa si guadagna con il sudore a forza di menare sui pedali..........

E poi vi assicuro che, anche tralasciando le passerelle di 2 mt o le bascule, si ha pane per i propri denti senza necessariamente rompersi l'osso del collo...............

... e so d'accordo co te, Danì, l'esperienza fatta con Luchino ed Aleandro a Pescasseroli ed in pineta mi è servita molto, l'elba, altrimenti, l'avrei fatta tutta a piedi, invece mi sono divertito spesso ed ho portato a casa la pelle, anche se evitando i passaggi più impegnativi