Sabato 26 febbraio 2011
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Re: Sabato 26 febbraio 2011
emmeddì ha scritto:
... manco io domani ci venderanno a tranci al mercato del pesce di Civitavecchia
La caccia al capodoglio è proibita: te ributtano a mare
Robertone- Capo Cazzaro
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Re: Sabato 26 febbraio 2011
... na volta fatto a tranci passo pe tonno c'ho la carne rosea che se taglia con un grissinoRobertone ha scritto:
La caccia al capodoglio è proibita: te ributtano a mare
emmeddì- Capo Cazzaro
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Re: Sabato 26 febbraio 2011
Poco fa sono scesa col cane...mamma mia che gelo e che vento ... Secondo me siete proprio autolesionisti...
Re: Sabato 26 febbraio 2011
emmeddì ha scritto:
... na volta fatto a tranci passo pe tonno c'ho la carne rosea che se taglia con un grissino
Il grissino ce l'hai in dotazione, èvvé ?
Robertone- Capo Cazzaro
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Re: Sabato 26 febbraio 2011
se l'è proprio cercata...Robertone ha scritto:emmeddì ha scritto:
... na volta fatto a tranci passo pe tonno c'ho la carne rosea che se taglia con un grissino
Il grissino ce l'hai in dotazione, èvvé ?
Re: Sabato 26 febbraio 2011
mimmo ha scritto:se l'è proprio cercata...
perchè che ve pensavate che cè faceva con le scatolette de tonno...?!?!?
Jack Sparrow- Fancazzista
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Re: Sabato 26 febbraio 2011
... ma vaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa, giornata primaverile, splendido sole, ottima compagnia e discreta pappatoria (purtroppo c'era poca scelta)Talebbana ha scritto:Poco fa sono scesa col cane...mamma mia che gelo e che vento ... Secondo me siete proprio autolesionisti...
emmeddì- Capo Cazzaro
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Re: Sabato 26 febbraio 2011
... beh, sì, non vado a cercarli in giro come voi, IORobertone ha scritto:
Il grissino ce l'hai in dotazione, èvvé ?
emmeddì- Capo Cazzaro
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Re: Sabato 26 febbraio 2011
... ma quale freddo!!! se stava na crema ... per ora ve dico solo che la spark si conferma un gran mezzo, anche la mojo lo è, ma ha caratteristiche diversemimmo ha scritto:
emmeddì- Capo Cazzaro
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Re: Sabato 26 febbraio 2011
hai spaccato pure quella?emmeddì ha scritto:
... per ora ve dico solo che la spark si conferma un gran mezzo, anche la mojo lo è, ma ha caratteristiche diverse
Re: Sabato 26 febbraio 2011
... se non si è rotta fino a mo, è impossibile farlomimmo ha scritto:hai spaccato pure quella?
emmeddì- Capo Cazzaro
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Re: Sabato 26 febbraio 2011
Sti c@zzo de zingari te li ritrovi dappertutto, nun se po' manco magna' in pace
E insisteva pure !!
E quell'altro ? quello alto coll'occhiali?
Pure zoppo !!!
E insisteva pure !!
E quell'altro ? quello alto coll'occhiali?
Pure zoppo !!!
Re: Sabato 26 febbraio 2011
[b]TJè.....GUARDO UN Pò.......è PURE ZOPPO!!bluesman ha scritto:[img][/img]
Re: Sabato 26 febbraio 2011
Co 'sto casco, me sembri:
"Questa nave è piena di Stronzi" (Cit.)
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Robertone- Capo Cazzaro
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Re: Sabato 26 febbraio 2011
... appuntamento ore 8.00, tutto tace, vabbè un quarto d'ora di ritardo lo avevo messo in preventivo ore 8.15, chiamo ... "sto a venììììììììììì", ore 8.30 ... stimando in mezz'ora il tempo per arrivare all'appuntamento co zio Geppo, stiamo già in ritardo ... in cielo comincia ad annuvolarsi ... ore 8.55 "dove siete???" ... "quell'animale di Aleà è arrivato adesso, partiamo al volo" ... "peccato, qui c'era qualche amico che avrebbe voluto salutarvi" ore 9.05 siamo in viaggio ed alle 9.30 varchiamo famelici le porte dell'Autogrill, facciamo colazione ed in una ventina di minuti siamo alla partenza del giro
La temperatura è frizzante, Aleà abbozza un "io nun ce volevo venì", zio Geppo se cambia tetragono alle avverse condizioni climatiche, io un pò meno. Il garmino dice che la traccia è a sette chilometri e mezzo ... cominciamo bene poi una volta caricata dice che ci siamo sopra, ccciiisssssuuuuaaa!!! Si parte, in piano su asfalto, ma col vento contro, porcazzozza, zio Geppo ci rassicura "al mare quando trovi il vento contro all'andata te lo trovi contro anche al ritorno" ... grazie zì, sei sempre foriero di buone notizie!!!
Pedaliamo in leggera salita (4,9% di pendenza media) fino al borgo della Farnesiana, dove ci fermiamo a vedere la chiesa diroccata, ma il maggiore interesse lo suscita il granaio del settecento ristrutturato a ristorante, che viene prima identificato dietro la chiesa, poi davanti, con laghetto di pertinenza ... quando comunico che non ci ripasseremo al ritorno le ricerche vengono interrotte di colpo e si passa alla costruzione della foto ricordo zio Geppo propone un paio di posizionamenti della fotocamera a metà strada tra MacGyver ed un cerebroleso che non vengono neanche presi in considerazione
Si riparte, dopo qualche centinaio di metri, la prima rampa cementata annuncia il tratto più duro del giro, la pendenza non è eccessiva, toccando un massimo del 18,3% ma le rampe si susseguono a brevissima distanza una dall'altra, raccordate solo da pochi metri di falsopiano, alla fine saranno più di due chilometri all'11,8% di pendenza media resi faticosi più che dal fondo, ottimo, dalla voglia di andare dietro a zio Geppo che saliva come fossimo in piano, cciiissuuiiiiiii la spark ci mette del suo, perché nonostante il pneumatico posteriore sia più pesante e meno scorrevole di quello che ho sulla mojo, funziona benissimo e quasi non si nota che vado ad un cilindro e mezzo, quasi Non che la mojo vada male in salita, ma la spark con l'ammo semichiuso ed il suo assetto "corsaiolo" ha nella salita il suo cavallo di battaglia
Arrivati in cima, comincia il tratto nel bosco di Monte Piantangeli, attraversiamo dei bei paesaggi, che rendono il giro mai banale anche se semplice, emergono prepotentemente le mie eccezionali doti di conduzione del gruppo, non un errore, non una sbavatura, pause ad ogni bivio ... insomma, un autentico fuoriclasse zio Geppo ed Aleà, non possono fare a meno di complimentarsi vivamente con me:chailecorna: soprattutto quando, arrivati ad un trivio, imboccavo con perentoria sicurezza la strada giusta, suscitando un "ohhhhhhhhhhhhhhhhh" di meraviglia
Si comincia la discesa, non difficile, ma le lastre di ghiaccio impongono prudenza, io, come di consueto da quando ho ripreso, ne adopero più del necessario e scendo giù in una posizione che, fino a qualche tempo fa, avrebbe procurato grande apprensione ad Aleà ... ultimo, dietro di lui!!! arrivati in fondo gli faccio "che effetto fa scendere senza doversi preoccupare di cosa si ha alle spalle?!?" ... "te dico solo che prima sudavo pure in discesa!!! per la tensione!!!" Qui la mojo si sarebbe presa la rivincita, tanto comodosa e rassicurante lei quanto nervosa e recalcitrante la spark ... insomma due gran mezzi, con un range di utilizzo sovrapponibile solo in parte e caratteri diversi
Arriviamo al guado, studiamo la situazione, poi decidiamo che fa troppo freddo per rischiare il baghetto zio Geppo guada utilizzando la bici a mo di ponte tra due pietroni, troppo distanti per i miei precari appoggi attuali, quindi interviene Aleà che con qualche pietra ben assestata costruisce un terzo polo abbastanza stabile da reggere la mia regale persona e consentirmi di attraversare senza bagnarmi i piedini ... arrivato dall'altra parte "ahooo, e poi diccheno che non è un esperto idrogeo ..." ... "termico!!!" fa zio Geppo, "no" gli faccio io "non c'è mica niente di termico qui" ... "come no" fa Aleà "l'escursione termica mica è solo da caldo a freddo" ... "vabbè, ma 'n do la vedi l'escursione qui?!?" ... "perché quella che stamo a fa che è?!?" mi accascio sulla bici provato ma trovo la forza di riprendere a pedalare, affianco Aleà e mi vendico "daje va che mo se ricomincia a salì" ... e lascio che maledica tutto e tutti per qualche secondo prima di dirgli "daje che sto a scherzà, mo è quasi tutta in falsopiano!!!" mi guarda con odio
Ripreso l'asfalto tiriamo al massimo per riuscire ad arrivare in tempo utile per la pappatoria, arrivati ad un bivio, io giro a sinistra, zio Geppo ed Aleà a destra ... "è de quaaaaaaaaaaaaaaaa!!! che voi ricomincià il giro da capo!!!" e giù pesanti apprezzamenti sulle mie INDISCUTIBILI qualità di conduzione del gruppo ... li lascio sfogare con la calma dei forti e replico "la traccia è de la, ma l'agriturismo è de qua!!!" ... è la parola magica, girano le bici in tempo reale e ci dirigiamo verso quello che dovrebbe essere un agriturismo. In relatà non si vede nessuno nè fuori nè dentro, zio Geppo va in avanscoperta, la porta si apre si affaccia una tizia, poche parole e la porta si chiude .. lo scoramento ci assale "nun se magna", invece zio Geppo se gira e ci fa segno di salire ... evvai, il dado è tratto, se magna!!!
La sala è gelida, tanto che se non fosse per il vento si starebbe molto meglio fuori al sole ma siccome siamo clienti di riguardo ci indirizzano verso una stanzetta che è di qualche grado più calda ... fortuna che abbiamo prenotato, altrimenti rischiavamo di non mangiare ci siamo soltanto noi, la ragazzotta che c'ha aperto si mette un improbabile divisa ed una crestina riuscendo nel non facile compito di peggiorare rispetto al jeans e maglietta con cui ci aveva accolto ordiniamo un pò di antipasti a base di bruschette, prosciutto e formaggio e tre fettuccine agli asparagi di campo
La ragazzotta chiede al padre, burino doc , di tagliare un pò di prosciutto ricevendo di risposta un grugnito accompagnato da "ancora?!?" che la dice lunga sulla capacità di accoglienza e sul perché si debba prenotare per trovare un posto a tavola arrivano le bruschette, il prosciutto ed il formaggio tagliato a spicchietti ed accatastato sul piatto a mo di disegno di Escher ... zio Geppo azzarda "è quello bono l'olio, sì?!?" ... l'agroristoratore lo fulmina con lo sguardo accompagnato da un "e certo!!!" che non ammette repliche. Arriva la pasta, praticamente una porzione divisa in tre le fettuccine non sono niente di che ma gli asparagi sono veramente buoni e saporiti
Appena finito ritorna il ristoratoreAGRICOLO e ci apostofa con un "vi serve altro?!?" beh, se ce lo chiedi così affabilmente come potremmo rifiutarci di ordinare anche il secondo "ve posso fa una braciola sulla padella!!!" va bene, era proprio quello che avevamo in mente Contrariamente alle aspettative la braciola è buona ed il contorno anche, ci facciamo portare il caffè e chiediamo il conto ... il terricolo lo porta a me, a dimostrazione del fatto che anche un plebeo riconosce un principe anche se in compagnia di astanti di non altrettanto regali origini
Mi avvio verso la toilette, ma sento il mastino digrignare i denti dietro di me "non l'hai presi tu i bligliettini?!?" riferendosi a quelli dell'azienda che ci aveva appena portato a tavola sperando in un pò di pubblicità ... non ho il tempo di replicare ... "tiè questo zoppica pure e va in bicicletta!!!" ... i due loschi figuri con cui ho accompagnato la mia augusta figura, scoppiano a ride, il truculento ristoratore rincara la dose "nun c'annà in bicicletta si te riduce così" ... è il delirio chi stramazza da una parte, chi si accascia dall'altra, solo il paleoristoratore mantiene il suo aplomb
Il tempo di scaldarci un pò al sole, fare una foto ricordo e si riparte di buona lena verso le macchine, ci cambiamo al volo e ripartiamo verso casa, con Aleà, che socchiude giusto gli occhi ma senza farsi la classica "ronfata tutta una tirata" fino a casa
Il garmino dice :
distanza : 39,78 km
durata : 2.57 - 2.41 togliendo l'allungamento pappatorio (quindi meno di P&G)
dislivello : 709 mt
pendenza massima : 18,3%
tratto più duro : 2,2 km all'11,8% di pendenza media
velocità max : 46,8 km/h
calorie consumate : 2040
fc max : 175
Grazie della compagnia e del divertimento, regà, alla prossima!!!
La temperatura è frizzante, Aleà abbozza un "io nun ce volevo venì", zio Geppo se cambia tetragono alle avverse condizioni climatiche, io un pò meno. Il garmino dice che la traccia è a sette chilometri e mezzo ... cominciamo bene poi una volta caricata dice che ci siamo sopra, ccciiisssssuuuuaaa!!! Si parte, in piano su asfalto, ma col vento contro, porcazzozza, zio Geppo ci rassicura "al mare quando trovi il vento contro all'andata te lo trovi contro anche al ritorno" ... grazie zì, sei sempre foriero di buone notizie!!!
Pedaliamo in leggera salita (4,9% di pendenza media) fino al borgo della Farnesiana, dove ci fermiamo a vedere la chiesa diroccata, ma il maggiore interesse lo suscita il granaio del settecento ristrutturato a ristorante, che viene prima identificato dietro la chiesa, poi davanti, con laghetto di pertinenza ... quando comunico che non ci ripasseremo al ritorno le ricerche vengono interrotte di colpo e si passa alla costruzione della foto ricordo zio Geppo propone un paio di posizionamenti della fotocamera a metà strada tra MacGyver ed un cerebroleso che non vengono neanche presi in considerazione
Si riparte, dopo qualche centinaio di metri, la prima rampa cementata annuncia il tratto più duro del giro, la pendenza non è eccessiva, toccando un massimo del 18,3% ma le rampe si susseguono a brevissima distanza una dall'altra, raccordate solo da pochi metri di falsopiano, alla fine saranno più di due chilometri all'11,8% di pendenza media resi faticosi più che dal fondo, ottimo, dalla voglia di andare dietro a zio Geppo che saliva come fossimo in piano, cciiissuuiiiiiii la spark ci mette del suo, perché nonostante il pneumatico posteriore sia più pesante e meno scorrevole di quello che ho sulla mojo, funziona benissimo e quasi non si nota che vado ad un cilindro e mezzo, quasi Non che la mojo vada male in salita, ma la spark con l'ammo semichiuso ed il suo assetto "corsaiolo" ha nella salita il suo cavallo di battaglia
Arrivati in cima, comincia il tratto nel bosco di Monte Piantangeli, attraversiamo dei bei paesaggi, che rendono il giro mai banale anche se semplice, emergono prepotentemente le mie eccezionali doti di conduzione del gruppo, non un errore, non una sbavatura, pause ad ogni bivio ... insomma, un autentico fuoriclasse zio Geppo ed Aleà, non possono fare a meno di complimentarsi vivamente con me:chailecorna: soprattutto quando, arrivati ad un trivio, imboccavo con perentoria sicurezza la strada giusta, suscitando un "ohhhhhhhhhhhhhhhhh" di meraviglia
Si comincia la discesa, non difficile, ma le lastre di ghiaccio impongono prudenza, io, come di consueto da quando ho ripreso, ne adopero più del necessario e scendo giù in una posizione che, fino a qualche tempo fa, avrebbe procurato grande apprensione ad Aleà ... ultimo, dietro di lui!!! arrivati in fondo gli faccio "che effetto fa scendere senza doversi preoccupare di cosa si ha alle spalle?!?" ... "te dico solo che prima sudavo pure in discesa!!! per la tensione!!!" Qui la mojo si sarebbe presa la rivincita, tanto comodosa e rassicurante lei quanto nervosa e recalcitrante la spark ... insomma due gran mezzi, con un range di utilizzo sovrapponibile solo in parte e caratteri diversi
Arriviamo al guado, studiamo la situazione, poi decidiamo che fa troppo freddo per rischiare il baghetto zio Geppo guada utilizzando la bici a mo di ponte tra due pietroni, troppo distanti per i miei precari appoggi attuali, quindi interviene Aleà che con qualche pietra ben assestata costruisce un terzo polo abbastanza stabile da reggere la mia regale persona e consentirmi di attraversare senza bagnarmi i piedini ... arrivato dall'altra parte "ahooo, e poi diccheno che non è un esperto idrogeo ..." ... "termico!!!" fa zio Geppo, "no" gli faccio io "non c'è mica niente di termico qui" ... "come no" fa Aleà "l'escursione termica mica è solo da caldo a freddo" ... "vabbè, ma 'n do la vedi l'escursione qui?!?" ... "perché quella che stamo a fa che è?!?" mi accascio sulla bici provato ma trovo la forza di riprendere a pedalare, affianco Aleà e mi vendico "daje va che mo se ricomincia a salì" ... e lascio che maledica tutto e tutti per qualche secondo prima di dirgli "daje che sto a scherzà, mo è quasi tutta in falsopiano!!!" mi guarda con odio
Ripreso l'asfalto tiriamo al massimo per riuscire ad arrivare in tempo utile per la pappatoria, arrivati ad un bivio, io giro a sinistra, zio Geppo ed Aleà a destra ... "è de quaaaaaaaaaaaaaaaa!!! che voi ricomincià il giro da capo!!!" e giù pesanti apprezzamenti sulle mie INDISCUTIBILI qualità di conduzione del gruppo ... li lascio sfogare con la calma dei forti e replico "la traccia è de la, ma l'agriturismo è de qua!!!" ... è la parola magica, girano le bici in tempo reale e ci dirigiamo verso quello che dovrebbe essere un agriturismo. In relatà non si vede nessuno nè fuori nè dentro, zio Geppo va in avanscoperta, la porta si apre si affaccia una tizia, poche parole e la porta si chiude .. lo scoramento ci assale "nun se magna", invece zio Geppo se gira e ci fa segno di salire ... evvai, il dado è tratto, se magna!!!
La sala è gelida, tanto che se non fosse per il vento si starebbe molto meglio fuori al sole ma siccome siamo clienti di riguardo ci indirizzano verso una stanzetta che è di qualche grado più calda ... fortuna che abbiamo prenotato, altrimenti rischiavamo di non mangiare ci siamo soltanto noi, la ragazzotta che c'ha aperto si mette un improbabile divisa ed una crestina riuscendo nel non facile compito di peggiorare rispetto al jeans e maglietta con cui ci aveva accolto ordiniamo un pò di antipasti a base di bruschette, prosciutto e formaggio e tre fettuccine agli asparagi di campo
La ragazzotta chiede al padre, burino doc , di tagliare un pò di prosciutto ricevendo di risposta un grugnito accompagnato da "ancora?!?" che la dice lunga sulla capacità di accoglienza e sul perché si debba prenotare per trovare un posto a tavola arrivano le bruschette, il prosciutto ed il formaggio tagliato a spicchietti ed accatastato sul piatto a mo di disegno di Escher ... zio Geppo azzarda "è quello bono l'olio, sì?!?" ... l'agroristoratore lo fulmina con lo sguardo accompagnato da un "e certo!!!" che non ammette repliche. Arriva la pasta, praticamente una porzione divisa in tre le fettuccine non sono niente di che ma gli asparagi sono veramente buoni e saporiti
Appena finito ritorna il ristoratoreAGRICOLO e ci apostofa con un "vi serve altro?!?" beh, se ce lo chiedi così affabilmente come potremmo rifiutarci di ordinare anche il secondo "ve posso fa una braciola sulla padella!!!" va bene, era proprio quello che avevamo in mente Contrariamente alle aspettative la braciola è buona ed il contorno anche, ci facciamo portare il caffè e chiediamo il conto ... il terricolo lo porta a me, a dimostrazione del fatto che anche un plebeo riconosce un principe anche se in compagnia di astanti di non altrettanto regali origini
Mi avvio verso la toilette, ma sento il mastino digrignare i denti dietro di me "non l'hai presi tu i bligliettini?!?" riferendosi a quelli dell'azienda che ci aveva appena portato a tavola sperando in un pò di pubblicità ... non ho il tempo di replicare ... "tiè questo zoppica pure e va in bicicletta!!!" ... i due loschi figuri con cui ho accompagnato la mia augusta figura, scoppiano a ride, il truculento ristoratore rincara la dose "nun c'annà in bicicletta si te riduce così" ... è il delirio chi stramazza da una parte, chi si accascia dall'altra, solo il paleoristoratore mantiene il suo aplomb
Il tempo di scaldarci un pò al sole, fare una foto ricordo e si riparte di buona lena verso le macchine, ci cambiamo al volo e ripartiamo verso casa, con Aleà, che socchiude giusto gli occhi ma senza farsi la classica "ronfata tutta una tirata" fino a casa
Il garmino dice :
distanza : 39,78 km
durata : 2.57 - 2.41 togliendo l'allungamento pappatorio (quindi meno di P&G)
dislivello : 709 mt
pendenza massima : 18,3%
tratto più duro : 2,2 km all'11,8% di pendenza media
velocità max : 46,8 km/h
calorie consumate : 2040
fc max : 175
Grazie della compagnia e del divertimento, regà, alla prossima!!!
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