Domenica 6 dicembre - Monasteri benedettini
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Re: Domenica 6 dicembre - Monasteri benedettini
emmeddì ha scritto:... allora ragazzuoli il giro che è stato approvato per domani è il 105 dei monasteri Benedettini con appuntamento fissato per le ore 8.15 al solito distributore dell'Agip sulla A24, con pranzo da decidere tra la foresteria del monastero di San Benedetto o qualche trattoria in zona, considerato che, comunque ai monasteri si arriva a fine giro.
Adesienti (tolti i sicuri indisponibili) :
io stesso medesimo
mimmo
aleandro
danilo
enrico?
mario?
mara?
salvatore?
koffo?
amici di danilo?
nuovi amici di pellecchia?
avanti con le iscrizioni, ai primi 10 iscritti una grazia in omaggio
Presente!!
Koffo è di reperibilità al lavoro!
Alessio non può causa pranzo con i familiari!
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Re: Domenica 6 dicembre - Monasteri benedettini
Semo tornati, belli e pimpanti come al solito
solo con un po' di neuroni fulminati dalla stanchezza.
Oggi eravamo solo in 4, veramente in pochi...
invece dei soliti grupponi da 15 / 20 a cui eravamo ormai abituati
a causa degli impregni di qualcuno
della durezza del giro, ecc. ecc.
ci siamo ritrovati alla partenza di subiaco:
mimmo
emmeddì
guapo
geppo
la partenza è stata drammatica, temperatura di mezzo grado e umidità palpabile
fortunatamente pedalando in salita ci siamo scaldati subito e il sole, alzandosi, ha fatto il resto
chiusura in bellezza con pranzetto presso la foresteria del convento di santa scolastica
solo con un po' di neuroni fulminati dalla stanchezza.
Oggi eravamo solo in 4, veramente in pochi...
invece dei soliti grupponi da 15 / 20 a cui eravamo ormai abituati
a causa degli impregni di qualcuno
della durezza del giro, ecc. ecc.
ci siamo ritrovati alla partenza di subiaco:
mimmo
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guapo
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la partenza è stata drammatica, temperatura di mezzo grado e umidità palpabile
fortunatamente pedalando in salita ci siamo scaldati subito e il sole, alzandosi, ha fatto il resto
chiusura in bellezza con pranzetto presso la foresteria del convento di santa scolastica
Re: Domenica 6 dicembre - Monasteri benedettini
Giornata all'insegna dell'allenamento per il Principe che nun doveva sfora' li 140 battiti senno' dice che er cardio lo pijiava a schiaffi . Quindi ritmi blandi in salita su asfalto in un giro che devo essere sincero non mi ha molto entusiasmato (quindi i miei dubbi di ieri erano fondati ), tranne nella parte alta, che invece mi è piaciuta molto come location e sentieri.
Un grande mimmuz che macina km in salita come un diesel vecchio stampo. Col suo rampichino trikkete e trakkete s'e' sparato tutto il salitone senza colpo ferire, forse decide de abbandona' la corona del 44 tanto dice : "cha ce devo da fa'?"
tiè beccateve sto carello de fotazze:
bella cicci, alla proxima.
Un saluto a san benedetto dal bastone maggico come la Roma.
Un grande mimmuz che macina km in salita come un diesel vecchio stampo. Col suo rampichino trikkete e trakkete s'e' sparato tutto il salitone senza colpo ferire, forse decide de abbandona' la corona del 44 tanto dice : "cha ce devo da fa'?"
tiè beccateve sto carello de fotazze:
bella cicci, alla proxima.
Un saluto a san benedetto dal bastone maggico come la Roma.
Re: Domenica 6 dicembre - Monasteri benedettini
Geppo960 ha scritto:
Un saluto a san benedetto dal bastone maggico come la Roma.
Aho...la prox volta che fate tutto st'asfalto quando non ce sto io, so affaracci vostri....
Nel frattempo il bastone maggico della Roma oggi stava per prendere me....
- Codice:
In serata, mentre stavo andando dal veterinario a portare il gatto e stavo costeggiando lo stadio olimpico, mi sono improvvisamente ritrovata in mezzo a un casino imprevisto. Dallo specchietto retrovisore ho iniziato a vedere gente che in mezzo alla strada iniziava a correre e strillare. Colpi molto forti di non so che cosa e celerini che iniziavano a caricare...Camionette della polizia che correvano verso di noi contro mano per andare in soccorso delle altre guardie... Vigili che strillavano di sbrigarci ad andarcene....Insomma...calcolando che avevo mio figlio accanto mi è preso un colpo nel pensare a dove diavolo lo avevo portato, mentre lui era tutto contento invece di vedere le cariche dei poliziotti dal vivo che ci passavano accanto...
Mah...che tempi...Per un attimo oggi ho avuto un dejavù....improvvisamente sono tornata indietro di 30 anni, quando un giorno insieme a mia madre percorrevamo il lungotevere e ci siamo imbattuti in una guerriglia fra gente incappucciata e armata e guardie che lanciavano molotov...Ne ricordo una lanciata accanto allo sportello della ns macchina e ricordo che mia madre lasciò la macchina in mezzo alla strada e iniziammo a correre e suonare nei portoni per cercare riparo mentre sentivamo le grida delle persone armate che ci passavano vicino...
...Marò...son passati trenta anni, ma le cose non sono molto diverse..... ....altro che monasteri benedettini ...
Re: Domenica 6 dicembre - Monasteri benedettini
tutto il cuginone guerriglieroTalebbana ha scritto: Vigili che strillavano di sbrigarci ad andarcene....Insomma...calcolando che avevo mio figlio accanto mi è preso un colpo nel pensare a dove diavolo lo avevo portato, mentre lui era tutto contento invece di vedere le cariche dei poliziotti dal vivo che ci passavano accanto...
Re: Domenica 6 dicembre - Monasteri benedettini
... vorrai mica dire che abbia scelto un giro ad hoc, evvè?!? ... sto solo a cercà de pijà pe li fondelli il mio metabolismo e se supero i 146 bpm quell'infame me sgama e invece de brucia i grassi brucia li zuccheri che mi sono tanto cari ... ieri ho sforato la soglia per 14 min (maledette rampe ) su 3 ore e 26 pedalate, speriamo che 'n se n'è accortoGeppo960 ha scritto:
Giornata all'insegna dell'allenamento per il Principe che nun doveva sfora' li 140 battiti senno' dice che er cardio lo pijiava a schiaffi . Quindi ritmi blandi in salita su asfalto in un giro che devo essere sincero non mi ha molto entusiasmato (quindi i miei dubbi di ieri erano fondati ), tranne nella parte alta, che invece mi è piaciuta molto come location e sentieri.
Un grande mimmuz che macina km in salita come un diesel vecchio stampo. Col suo rampichino trikkete e trakkete s'e' sparato tutto il salitone senza colpo ferire, forse decide de abbandona' la corona del 44 tanto dice : "cha ce devo da fa'?"
Mimmetto è andato alla grande, sta rifacendo la gamba e si è sciroppato oltre 40 km e quasi 1.200 mt. di dislivello senza battere ciglio
... te lo dicevo io che il ritiro spirituale in monastero c'avrebbe fatto beneGeppo960 ha scritto:
bella cicci, alla proxima.
Un saluto a san benedetto dal bastone maggico come la Roma.
emmeddì- Capo Cazzaro
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Re: Domenica 6 dicembre - Monasteri benedettini
... la pesca al traino è vietata a SubiacoTalebbana ha scritto:
Aho...la prox volta che fate tutto st'asfalto quando non ce sto io, so affaracci vostri....
emmeddì- Capo Cazzaro
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Re: Domenica 6 dicembre - Monasteri benedettini
emmeddì ha scritto:
... la pesca al traino è vietata a Subiaco
ma non te preoccupà che pe' 'na vorta mì cugino può pure evità di farsi trainare da me....
Re: Domenica 6 dicembre - Monasteri benedettini
mimmo ha scritto:tutto il cuginone guerrigliero
mah..veramente a mio figlio i celerini gli piacevano...er cuginone gli andava contro invece...
..pero' so' troppo fichi....ripensandoci non avevo mai visto una carica dal vero...tutti coperti con scudi e caschi che caricavano insieme per disperdere i casinari soliti (sotto la curva sud... ) in una atmosfera surreale "arancione" piena di fumogeni e non so che altro...
Re: Domenica 6 dicembre - Monasteri benedettini
Eccolo !!!
Uscitella allenante (per il cardio de Emmeddì...) e molto suggestiva...a parte la bitumata.........
Un plauso a Mimmetto che se "magnato" i 40 km e 1200 mt di dislivello oltre alle patate arrosto di Francesco...
Uscitella allenante (per il cardio de Emmeddì...) e molto suggestiva...a parte la bitumata.........
Un plauso a Mimmetto che se "magnato" i 40 km e 1200 mt di dislivello oltre alle patate arrosto di Francesco...
Guapo73- Fancazzista
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Re: Domenica 6 dicembre - Monasteri benedettini
Beh, non ci crederete ma con l’appuntamento fissato alle ore 7.30 da Mimmetto, alle 7.25 eravamo già in viaggio … incrediBBile amisciiiiiiiiiiiiii!!! Addirittura in anticipo di dieci minuti all’appuntamento con Danilo al casello della A24 ed in perfetto orario di fronte alla chiesa in piazza a Subiaco … giusto il tempo di disegnare qualche Madonna sul marciapiede e tirare su i soldi per la colazione Enrico, invece tira qualche Madonna per averci parcheggiato sul marciapiede, praticamente sopra una fioriera La temperatura è frizzante, meno di un grado, ci infiliamo in un bar … azz, gagliardetti della Lazio, bottiglie di spumante della Lazio, foto ricordo con noti laziali, foto autografate da laziali … minchia siamo capitati in un covo biancoceleste!!! Vabbè, facciamo buon viso (bello manco a Natale lo possiamo fa ) a cattivo gioco e proviamo ad ingollare gli intrugli che la signora dietro al bancone ci spaccia per caffè e caffèlatte le paste, in compenso, sono buone. Usciamo ed il venticello gelido ci secca le recchie “ma nun ce dovevano esse 8 gradi, Francè?!?” … “e ce saranno, si sommi quelli de adesso a quelli che ce saranno fino a fine giro con rilevamenti ogni ora” In pochi minuti siamo al parcheggio davanti ai ruderi della Villa di Nerone (tengo a precisare che quando sono arrivato era già così!!!) cominciamo a prepararci … a torso nudo, i maschietti presenti rabbrividiscono, le femminucce vomitano, i bambini fuggono via urlando di raccapriccio!!!
Ci imbacucchiamo per bene e, dopo la foto di rito, partiamo prima su bitume e poi su sterrato lungo l’aniene, con un simpatico alternarsi di rampette e discesette in cui ancora risuonano le imprecazioni di Aleandro che se le fece con la commencal La temperatura si è scaldata, decidiamo di fermarci per toglierci uno strato e cambiare l’acqua alle olive … “ahooooooo, ce so pure i segni bianco e rossi!!!” … “a Francè ma co chi trombi?!? Guarda che nun è mica normale!!!” … “sul tronco, intendo!!!” … “ehhhhh, appunto” … “quello dell’alberoooooooooooooooooooooo, maniaci depravati!!!” Dopo una breve sosta, con foto, all’area attrezzata per il pic nic, si comincia a salire su bitume per arrivare a Jenne in poco più di 5 km si guadagnano 280 mt di dislivello con una pendenza media del 5,3%. La salita è dolce, l’ideale per quelli che, facendo fondo lento, non possono superare i 146 bpm, nel caso ve ne fossero di sciroccati del genere, eh!!! Saliamo, il cardio avanti a dettare l’andatura io e Danilo dietro, Mimmetto a spingere Enrico in assenza di Alex Arriviamo in paese, cerchiamo di individuare la strada da prendere per salire e mentre io e Danilo discutiamo tra cartaceo, mappe e gps, due ragazzotti ci si avvicinano “ma dove dovete andare?” … “al cimitero” … annuiscono con l’aria di chi è convinto che, prima, una decina di anni di manicomio ci farebbero un gran bene … “la strada è di la, ma è ripidissima, potete passare di qui che è più lunga ma molto più dolce” … le indicazioni non lasciano adito a dubbi “I primi metri fino al cimitero sono piuttosto ripidi” … “no, grazie, ci piace soffrire, andiamo su di qui” … “e beh, certo, pe arrivà al cimitero bisogna soffrì” Arriva Mimmo, seguito a ruota da Enrico che sale di 44 facendo potenziamento e ci inerpichiamo su una rampa al 17% che sembra studiata apposta per far crescere la “clientela” il cardio si incazza, ho sforato di una decina di pulsazioni, il metabolismo comincia ad avere il dubbio che sia meglio bruciare zuccheri anziché grassi, ma la rampa finisce prima che possa prendere una decisione … Principe 1 Metabolismo … nienteeeeeeeeeeee!!!
Riprendiamo la descrizione … “si affronta poi un tratto pianeggiante per riprendere a salire con un paio di tornanti”, ci guardiamo intorno alla ricerca del tratto pianeggiante, non ve n’è traccia, a meno che non si voglia considerare tratto pianeggiante il piazzale davanti al cimitero!!! Il paio di tornanti, invece, si vedono bene, solo che non sono proprio un paio, visto che per arrivare a scollinare ci sono da fare oltre 8 km di salita con circa 500 mt di dislivello!!! Il panorama è bellissimo, i boschi che attraversiamo anche il traffico praticamente inesistente … una voce rompe il silenzio “Danilooooooooooooooooooooo!!!” … “ahooooooooooooooooooooooooooo, a Francè, mica me dirai che stai a tirà a 136 battiti, eh?!?” … “none, Danì, a 136 bpm ce devo fa il fondo lento, durante l’uscita posso arrivà fino a 146 e a 146 sto” Squilla insistentemente il cell la suoneria è quella “famigliari” e siccome il pargolo è solo a casa mi fermo a rispondere “Papiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii … è saltata la corrente e l’ho riattaccata, adesso esco cogli amici, poi vado a pranzo con nonno, poi riesco” … “ah, guarda un po’ l’agenda se stasera stai a cena a casa, va!!!”
Ci fermiamo a metà salita e Danilo approfitta per centrare le pinze dei freni, forte del mio sostegno tecnico … sì, insomma, gli tenevo la bici Visti gli ottimi risultati conseguiti, decidiamo di sistemare anche i cavi del freno posteriore e del cambio che sporgono un po’ troppo e rischiano di incastrarsi da qualche parte … ottima decisione, visto che la discesa che affronteremo sarà tra fogliame alto, rami, pietre smosse e rocce Danilo è concitato, si guarda intorno, ha tirato fuori un minitool della Park Tool e l’ultima cosa che vorrebbe vedere è la sagoma di Mimmetto pronto ad offrirgli una mano … avendo l’altra impegnata nell’acquisizione del multitool al suo patrimonio personale!!!
Arriviamo al bivio in cui si prende lo sterrato, Enrico, provato dai tredici kilometri di bitume, comincia a pensare che abbia proposto il giro con l’unico scopo di allenare il mio cardio ed a nulla valgono le mie assicurazioni che quello è un aspetto che non avevo assolutamente considerato … “a Francè cciuta e de li malati de cardio come te!!!” … “a Enrì, ma devo da brucià i grassi, io!!!” … “embè?!? E ce devi rompe li cojoni co tutto sto bitume?!?, pure Mimmo li brucia i grassi … in padella e poi se li magna!!!” anche Danilo ha la sua ricetta “je devi da de ananas, quella sì che brucia i grassi” … “ahoooooooooooooooooo, pe brucià li mia ce ne vole na piantagione, me tocca assume l’omo del monte!!!” Vabbè, dopo questa raffica de cazzate dovuta alla carenza di ossigeno, ci rivestiamo e ci buttiamo in oltre 5 km molto belli con pratoni alternati a sali scendi fino alla fine del sentiero. Enrico ha bucato e ci fermiamo a sostituire la camera, nell’attesa vado ad ispezionare la discesa, quella che, da descrizione si deve fare a piedi … mmmhhh, non sembra così terribile abbassiamo le selle e partiamo … subito in drifting perché il gran numero di foglie bagnate ci fa affondare tra rami e pietre, rendendo impossibile vedere dove mettere le ruote, andiamo giù ad occhio, ma più a culo che ad occhio Passati i primi metri lasciamo l’impluvio e ci buttiamo su un single trek in costa molto divertente, vero Mimmè?!? Tra il rumore di rami spezzati e di pietre che rotolano a valle si ode ci accompgna un tappeto sonoro di rara intensità, è Mimmo che bestemmiate tutte le religioni monoteistiche è passato ai culti pagani ... "per odinooooooooooo!!! ... porco zeusssssss!!!" Qui lo strato di foglie è basso e rende possibile divertirsi a guidare, sempre facendo attenzione a non scaruparsi di sotto, poi una serie di tornantini molto stretti ci fanno sbucare in una radura … bello, veramente bello e divertente … si riprende a scendere su una sterrata veloce, molto veloce, tanto da arrivare a sfiorare i 60 km/h con un paio di lunghi in curva ripresi per i capelli, indovinate un po’ di chi?!?
Al km 36,6 toppiamo ed invece di prendere la simpatica rampa al 20% che porta al Monastero di San Biagio continuiamo a scendere su una cementata, allungando di poco il giro ma tagliando il Monastero di San Benedetto e la breve ma intensa discesa su sterrato, peccato!!! Scendendo, sento Mimmetto che urla, mi fermo convinto che abbia qualche problema, lui mi si ferma accanto “’mbhè … perché te sei fermato?!?” … “t’ho sentito strillà, che t’è successo?!?” … “niente, stavo a di che li se magna!!!” … “mavaffanculo, Mimmè, me c’hai pure fatto fermà, quella è na comunità, te danno da magnà solo si te fai un par de pere, prima, ma si te vedono da magnà te lo danno sicuro!!!” Arriviamo sulla strada, un cartello indica il Monastero di San Benedetto, in salita, Mimmetto si oppone fieramente a qualunque ipotesi che preveda un solo metro di dislivello, quindi ci dirigiamo verso le macchine, arrivando davanti al Monastero di Santa Scolastica Scendiamo sui gradoni a palla disturbando la quiete del posto … un pellegrino ci indica al figlio “guardaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa come vengono giù!!! so quelli che stanno a striscia la notizia!!!” gli passiamo accanto molto stilosi e proseguiamo dritti verso la nostra meta … il monastero?!? … naaaaaaaaaaaaaaaaaaaa, la foresteria, vista l’ora è l’unico posto dove possiamo sperare di mangiare Tra il menù a 18 euro e quello a 25 scegliamo il primo, antipasti, pasta funghi e piselli, scaloppine con patate, dolci della casa, acqua, vino e caffè Lasciamo le bici sotto l’occhio vigile del guardiano del faro che dice di non preoccuparci, le guarda lui … Enrico non si fida “regà, stamo in un monastero, ehh!!!” e cominciamo a scendere nell’antro fino ad arrivare alla sala ristorante, vuota, ovviamente. Ci accomodiamo sotto ad un dipinto che rappresenta un santo a grandezza più che naturale, comincia il toto santo … “è sant’antonio … no è san bernardo … non è santo” … lo chiediamo al cameriere, anche lui tituba, poi da alcune scene di vita presenti deduce che è San Benedetto, eh beh, effettivamente non è che fosse così difficile, anche perché sul muro di fronte c’è una targa con autore e soggetto che non avevamo visto per la fame C’è anche il momento in cui San Benedetto infila il bastone in una pozza d’acqua per recuperare una zappa caduta ad un contadino e quella gli si attacca come fosse magnetica … “e grazie arcazzo er bastone c’ha la testa ricurva, ce riuscivo pur’io a tiralla fori la zappa!!!” … Enrico santo subito!!! Mimmo, preoccupato, esclama “gli date da mangiare a dei poveri affamati, sì?!?” … ed il cameriere di rimando “se sono affamati, sì, se sono poveri, no” … un fulgido esempio di carità cristiana!!! Cominciamo a temere per il destino delle nostre bici, Enrico ci guarda come a dire “che v’avevo detto?!?” Spazzoliamo gli antipasti in un amen, arriva la pasta “a me solo col sugo che sono allergico ai piselli” … Enrico ci tiene a sottolineare “beh, me sa che è ‘n’intolleranza comune un po’ a tutti!!!” La pasta è scarsa ma le scaloppine so boneeeeeeeeeeee e le patate fritte anche, tant’è che Mimmetto, finisce le sue ed allunga la mano verso le mie … non gliela amputo a forchettate soltanto per rispetto alla sacralità del luogo I dolci so casarecci e piuttosto boni, li spazzoliamo, ci facciamo un bel caffè ed torniamo su a vedere se le bici ci sono ancora … ci sono, in compenso è sparito lo scalda collo di Danilo!!!
Rimontiamo in bici piuttosto appesantiti e ci facciamo i pochi metri che ci separano dalle macchine, ci ricomponiamo alla meno peggio e ci dirigiamo a casa. Grazie regà bella giornata come sempre, cominciata col gelo, e finita col tepore della fede a scaldarci il cuore, lo spirito … e l’anima de li mejo del bitumaro cardio munito che ce l’ha fatto fa!!!
Ci imbacucchiamo per bene e, dopo la foto di rito, partiamo prima su bitume e poi su sterrato lungo l’aniene, con un simpatico alternarsi di rampette e discesette in cui ancora risuonano le imprecazioni di Aleandro che se le fece con la commencal La temperatura si è scaldata, decidiamo di fermarci per toglierci uno strato e cambiare l’acqua alle olive … “ahooooooo, ce so pure i segni bianco e rossi!!!” … “a Francè ma co chi trombi?!? Guarda che nun è mica normale!!!” … “sul tronco, intendo!!!” … “ehhhhh, appunto” … “quello dell’alberoooooooooooooooooooooo, maniaci depravati!!!” Dopo una breve sosta, con foto, all’area attrezzata per il pic nic, si comincia a salire su bitume per arrivare a Jenne in poco più di 5 km si guadagnano 280 mt di dislivello con una pendenza media del 5,3%. La salita è dolce, l’ideale per quelli che, facendo fondo lento, non possono superare i 146 bpm, nel caso ve ne fossero di sciroccati del genere, eh!!! Saliamo, il cardio avanti a dettare l’andatura io e Danilo dietro, Mimmetto a spingere Enrico in assenza di Alex Arriviamo in paese, cerchiamo di individuare la strada da prendere per salire e mentre io e Danilo discutiamo tra cartaceo, mappe e gps, due ragazzotti ci si avvicinano “ma dove dovete andare?” … “al cimitero” … annuiscono con l’aria di chi è convinto che, prima, una decina di anni di manicomio ci farebbero un gran bene … “la strada è di la, ma è ripidissima, potete passare di qui che è più lunga ma molto più dolce” … le indicazioni non lasciano adito a dubbi “I primi metri fino al cimitero sono piuttosto ripidi” … “no, grazie, ci piace soffrire, andiamo su di qui” … “e beh, certo, pe arrivà al cimitero bisogna soffrì” Arriva Mimmo, seguito a ruota da Enrico che sale di 44 facendo potenziamento e ci inerpichiamo su una rampa al 17% che sembra studiata apposta per far crescere la “clientela” il cardio si incazza, ho sforato di una decina di pulsazioni, il metabolismo comincia ad avere il dubbio che sia meglio bruciare zuccheri anziché grassi, ma la rampa finisce prima che possa prendere una decisione … Principe 1 Metabolismo … nienteeeeeeeeeeee!!!
Riprendiamo la descrizione … “si affronta poi un tratto pianeggiante per riprendere a salire con un paio di tornanti”, ci guardiamo intorno alla ricerca del tratto pianeggiante, non ve n’è traccia, a meno che non si voglia considerare tratto pianeggiante il piazzale davanti al cimitero!!! Il paio di tornanti, invece, si vedono bene, solo che non sono proprio un paio, visto che per arrivare a scollinare ci sono da fare oltre 8 km di salita con circa 500 mt di dislivello!!! Il panorama è bellissimo, i boschi che attraversiamo anche il traffico praticamente inesistente … una voce rompe il silenzio “Danilooooooooooooooooooooo!!!” … “ahooooooooooooooooooooooooooo, a Francè, mica me dirai che stai a tirà a 136 battiti, eh?!?” … “none, Danì, a 136 bpm ce devo fa il fondo lento, durante l’uscita posso arrivà fino a 146 e a 146 sto” Squilla insistentemente il cell la suoneria è quella “famigliari” e siccome il pargolo è solo a casa mi fermo a rispondere “Papiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii … è saltata la corrente e l’ho riattaccata, adesso esco cogli amici, poi vado a pranzo con nonno, poi riesco” … “ah, guarda un po’ l’agenda se stasera stai a cena a casa, va!!!”
Ci fermiamo a metà salita e Danilo approfitta per centrare le pinze dei freni, forte del mio sostegno tecnico … sì, insomma, gli tenevo la bici Visti gli ottimi risultati conseguiti, decidiamo di sistemare anche i cavi del freno posteriore e del cambio che sporgono un po’ troppo e rischiano di incastrarsi da qualche parte … ottima decisione, visto che la discesa che affronteremo sarà tra fogliame alto, rami, pietre smosse e rocce Danilo è concitato, si guarda intorno, ha tirato fuori un minitool della Park Tool e l’ultima cosa che vorrebbe vedere è la sagoma di Mimmetto pronto ad offrirgli una mano … avendo l’altra impegnata nell’acquisizione del multitool al suo patrimonio personale!!!
Arriviamo al bivio in cui si prende lo sterrato, Enrico, provato dai tredici kilometri di bitume, comincia a pensare che abbia proposto il giro con l’unico scopo di allenare il mio cardio ed a nulla valgono le mie assicurazioni che quello è un aspetto che non avevo assolutamente considerato … “a Francè cciuta e de li malati de cardio come te!!!” … “a Enrì, ma devo da brucià i grassi, io!!!” … “embè?!? E ce devi rompe li cojoni co tutto sto bitume?!?, pure Mimmo li brucia i grassi … in padella e poi se li magna!!!” anche Danilo ha la sua ricetta “je devi da de ananas, quella sì che brucia i grassi” … “ahoooooooooooooooooo, pe brucià li mia ce ne vole na piantagione, me tocca assume l’omo del monte!!!” Vabbè, dopo questa raffica de cazzate dovuta alla carenza di ossigeno, ci rivestiamo e ci buttiamo in oltre 5 km molto belli con pratoni alternati a sali scendi fino alla fine del sentiero. Enrico ha bucato e ci fermiamo a sostituire la camera, nell’attesa vado ad ispezionare la discesa, quella che, da descrizione si deve fare a piedi … mmmhhh, non sembra così terribile abbassiamo le selle e partiamo … subito in drifting perché il gran numero di foglie bagnate ci fa affondare tra rami e pietre, rendendo impossibile vedere dove mettere le ruote, andiamo giù ad occhio, ma più a culo che ad occhio Passati i primi metri lasciamo l’impluvio e ci buttiamo su un single trek in costa molto divertente, vero Mimmè?!? Tra il rumore di rami spezzati e di pietre che rotolano a valle si ode ci accompgna un tappeto sonoro di rara intensità, è Mimmo che bestemmiate tutte le religioni monoteistiche è passato ai culti pagani ... "per odinooooooooooo!!! ... porco zeusssssss!!!" Qui lo strato di foglie è basso e rende possibile divertirsi a guidare, sempre facendo attenzione a non scaruparsi di sotto, poi una serie di tornantini molto stretti ci fanno sbucare in una radura … bello, veramente bello e divertente … si riprende a scendere su una sterrata veloce, molto veloce, tanto da arrivare a sfiorare i 60 km/h con un paio di lunghi in curva ripresi per i capelli, indovinate un po’ di chi?!?
Al km 36,6 toppiamo ed invece di prendere la simpatica rampa al 20% che porta al Monastero di San Biagio continuiamo a scendere su una cementata, allungando di poco il giro ma tagliando il Monastero di San Benedetto e la breve ma intensa discesa su sterrato, peccato!!! Scendendo, sento Mimmetto che urla, mi fermo convinto che abbia qualche problema, lui mi si ferma accanto “’mbhè … perché te sei fermato?!?” … “t’ho sentito strillà, che t’è successo?!?” … “niente, stavo a di che li se magna!!!” … “mavaffanculo, Mimmè, me c’hai pure fatto fermà, quella è na comunità, te danno da magnà solo si te fai un par de pere, prima, ma si te vedono da magnà te lo danno sicuro!!!” Arriviamo sulla strada, un cartello indica il Monastero di San Benedetto, in salita, Mimmetto si oppone fieramente a qualunque ipotesi che preveda un solo metro di dislivello, quindi ci dirigiamo verso le macchine, arrivando davanti al Monastero di Santa Scolastica Scendiamo sui gradoni a palla disturbando la quiete del posto … un pellegrino ci indica al figlio “guardaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa come vengono giù!!! so quelli che stanno a striscia la notizia!!!” gli passiamo accanto molto stilosi e proseguiamo dritti verso la nostra meta … il monastero?!? … naaaaaaaaaaaaaaaaaaaa, la foresteria, vista l’ora è l’unico posto dove possiamo sperare di mangiare Tra il menù a 18 euro e quello a 25 scegliamo il primo, antipasti, pasta funghi e piselli, scaloppine con patate, dolci della casa, acqua, vino e caffè Lasciamo le bici sotto l’occhio vigile del guardiano del faro che dice di non preoccuparci, le guarda lui … Enrico non si fida “regà, stamo in un monastero, ehh!!!” e cominciamo a scendere nell’antro fino ad arrivare alla sala ristorante, vuota, ovviamente. Ci accomodiamo sotto ad un dipinto che rappresenta un santo a grandezza più che naturale, comincia il toto santo … “è sant’antonio … no è san bernardo … non è santo” … lo chiediamo al cameriere, anche lui tituba, poi da alcune scene di vita presenti deduce che è San Benedetto, eh beh, effettivamente non è che fosse così difficile, anche perché sul muro di fronte c’è una targa con autore e soggetto che non avevamo visto per la fame C’è anche il momento in cui San Benedetto infila il bastone in una pozza d’acqua per recuperare una zappa caduta ad un contadino e quella gli si attacca come fosse magnetica … “e grazie arcazzo er bastone c’ha la testa ricurva, ce riuscivo pur’io a tiralla fori la zappa!!!” … Enrico santo subito!!! Mimmo, preoccupato, esclama “gli date da mangiare a dei poveri affamati, sì?!?” … ed il cameriere di rimando “se sono affamati, sì, se sono poveri, no” … un fulgido esempio di carità cristiana!!! Cominciamo a temere per il destino delle nostre bici, Enrico ci guarda come a dire “che v’avevo detto?!?” Spazzoliamo gli antipasti in un amen, arriva la pasta “a me solo col sugo che sono allergico ai piselli” … Enrico ci tiene a sottolineare “beh, me sa che è ‘n’intolleranza comune un po’ a tutti!!!” La pasta è scarsa ma le scaloppine so boneeeeeeeeeeee e le patate fritte anche, tant’è che Mimmetto, finisce le sue ed allunga la mano verso le mie … non gliela amputo a forchettate soltanto per rispetto alla sacralità del luogo I dolci so casarecci e piuttosto boni, li spazzoliamo, ci facciamo un bel caffè ed torniamo su a vedere se le bici ci sono ancora … ci sono, in compenso è sparito lo scalda collo di Danilo!!!
Rimontiamo in bici piuttosto appesantiti e ci facciamo i pochi metri che ci separano dalle macchine, ci ricomponiamo alla meno peggio e ci dirigiamo a casa. Grazie regà bella giornata come sempre, cominciata col gelo, e finita col tepore della fede a scaldarci il cuore, lo spirito … e l’anima de li mejo del bitumaro cardio munito che ce l’ha fatto fa!!!
emmeddì- Capo Cazzaro
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Re: Domenica 6 dicembre - Monasteri benedettini
faccio presente che:
io i grassi li rosolo, non li brucio
io i grassi li rosolo, non li brucio
Re: Domenica 6 dicembre - Monasteri benedettini
Faccio presente che se parlava de scioglierli i grassi, nun la buttà in caciara, che te sei esperto scioglitore de grassi in padellamimmo ha scritto:faccio presente che:
io i grassi li rosolo, non li brucio
Re: Domenica 6 dicembre - Monasteri benedettini
si, ma francesco ha scritto che io li brucio, così me rovina la reputazione, me perdo la clientelaGeppo960 ha scritto:Faccio presente che se parlava de scioglierli i grassi, nun la buttà in caciara, che te sei esperto scioglitore de grassi in padellamimmo ha scritto:faccio presente che:
io i grassi li rosolo, non li brucio
Re: Domenica 6 dicembre - Monasteri benedettini
... urge una prova sul campo, si nun magno non credomimmo ha scritto:si, ma francesco ha scritto che io li brucio, così me rovina la reputazione, me perdo la clientela
emmeddì- Capo Cazzaro
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Re: Domenica 6 dicembre - Monasteri benedettini
tu prima vai a 'nfrocia' ...emmeddì ha scritto:... urge una prova sul campo, si nun magno non credomimmo ha scritto:si, ma francesco ha scritto che io li brucio, così me rovina la reputazione, me perdo la clientela
mo che voi?
ormai il ristorante è chiuso, se riapre a gennaio
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