5/6 aprile

... udite udite!!! er poro Mimmo risale in bici!!!   e siccome ci risale, se tutto va bene, anche il principino, si è pensato di fare un giretto breve, non faticoso, ma completo, anche dal punto di vista tecnico ... Campi d'Annibale     così il principino riprende confidenza in modo soft con lo sgarupo ed il mio ex reggisella telescopico che dovrebbe essere stato rimesso a nuovo       

... per chi è interessato, domattina alle 9,30 ad inizio giro!!!     

Dopo circa 5 mesi rimetto il culo in sella. Veramente non è proprio così visto che a marzo ho fatto 5 o 6 sedute coi rulli principescamente prestatimi da un amico...   
La compagnia è ormai affiatata, con la new entry Daniela    intenzionata ad inaugurare la nuova bici con un bagno di fango. Il girello è quello solito, ottimo per riprendere confidenza con la bici. Ma 5 mesi di stop sono decisamente troppi e pur andando piano sulle salite iniziali, all'attacco di quella finale che porta a Rocca di Papa sento le prime avvisaglie di crampi ai quadricipiti.     Durante il giro, proprio per scongiurare tale eventualità, avevo fatto un po' di stretching, ma evidentemente non è bastato...   
Niente da fare, scendo dalla bici, un centinaio di metri a piedi, di nuovo stretching e poi riparto piano piano, tutto ok.   
Andando su mi vedo venire incontro Principe e Principino che però subito si fermano per dare una gonfiata ad una ruota di quest'ultimo che, benchè latticizzata, deve aver perso un po' d'aria. La tentazione di fermarmi con loro per cazzeggiare e sfotticchiare è forte;   ma è tardi, la bistecca ci aspetta,    per cui mi sacrifico e continuo a pedalare senza strappi per salvaguardare i miei poveri muscoli.   Arrivato alla sbarra non trovo però Daniela che, non avendo la traccia, ha continuato la salita su asfalto invece di girare su sterrato. Prontamente chiamata al cellulare e messa davanti all'alternativa di continuare andando su o di tornare giù e riprendere la traccia su sterrato, stoicamente sceglie quest'ultima ipotesi e dopo un attimo la vediamo arrivare ad almeno 80 all'ora.    Dopo una breve consultazione con il mio fido Tomtom decido che per me invece è meglio continuare su asfalto. La traccia originale in quel tratto è tutta saliscendi con strappetti fastidiosi e sicuramente letali per i miei quadricipiti, per cui saluto la compagnia e riprendo i tornanti per tornare su a Rocca di Papa che raggiungo velocemente e molto prima di quanto sperassi. La strada arriva quasi al parcheggio, bisogna fare solo un ultimo strappo con pendenza elevata che io, per evitare di allungare troppo, faccio rigorosamente contromano.    Il tempo di asciugarmi un po' e il resto della truppa arriva scendendo rumorosamente le scalette del parcheggio. Si può andare a mangiare...